Microchirurgia Ricostruttiva della Mano

Nelle nostre azioni quotidiane possono nascondersi molte insidie, sono sempre molti infatti gli episodi di incidenti domestici o sul lavoro che rischiano di diventare invalidanti per il resto della nostra vita.

Esistono ovviamente dei lavori che più di altri sono a forte rischio di incidente se non si presta la dovuta attenzione, ma non sempre la pericolosità di un lavoro va di pari passo con gli episodi incidentali.
Si può infatti rischiare di “perdere un dito” affettando il pane o tagliandosi con un vetro rotto, non necessariamente quindi utilizzando una motosega da lavoro.

In ciascuno di questi casi comunque, è necessario ricorrere ad un intervento di microchirurgia ricostruttiva.

Le mani sono gli arti che più utilizziamo durante le nostre giornate e proprio per questo sono forse le più “soggette” a lesioni. A seguito di una lesione o recisione di una falange, la microchirurgia consente di reimpiantare il pezzo anatomico e/o sostituirlo grazie all’utilizzo di protesi.

La percentuale di successo di un intervento di microchirurgia alla mano va di pari passo con la tipologia di distacco ed il tempo passato dal trauma: più il distacco è netto e minore il tempo trascorso, più ci sono probabilità di un intervento riuscito.
Il pezzo dell’arto che ha patito il distacco deve essere conservato all’interno di una busta al cui interno sia presente del ghiaccio.

La tecnica chirurgica è particolarmente avanzata e necessita di macchinari all’avanguardia come il microscopio, in grado di fornire una visione ingrandita fino a 40 volte. Vengono impiegati fili di sutura sottilissimi, la visibilità è dunque prioritaria.
Quando si ricostruisce un arto, è necessario affrontare in modo preciso la ricostruzione delle strutture vascolari e delle strutture nervose che occorrono al funzionamento dei segmenti.

Nei casi di amputazione invece, ad entrare in gioco sono le cosiddette Protesi Ortopediche. In Ortopedia le protesi sono dei componenti che servono a sostituire un segmento scheletrico a seguito di eventi traumatici o congeniti. Le protesi si dividono in esoprotesi (esterne) ed endoprotesi (interne).
Le esoprotesi sono dispositivi medici costruiti su misura e/o sistemi CAD/CAM. Esse sostituiscono la morfologia e funzionalità di un arto amputato.
Le esoprotesi sono destinate agli arti superiori o inferiori.
Le endoprotesi sono invece dei componenti sostitutivi delle articolazioni: ginocchio, anca, colonna vertebrale.




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